Quando
Bill Jemas inizia a fare lo sceneggiatore
Quando i titoli mutanti divengono più numerosi delle serie scritte da Mickey
Quando Joe Quesada fa la rivoluzione
E' il momento di chiamarli
La
seconda, fantastica avventura!
VIAGGIO ALL' INFERNO (Più o Meno)
del Signore degli Inediti
N.B.: Ogni somiglianza con persone, fatti e caricature realmente esistenti è totalmente voluta.
I polverosi uffici della MarvelIT. 25 marzo 2002.
Dal basso della sua carrozzella Mr. T disse:"Allora siete tutti d'
accordo?".
"beh, d' accordo" intervenne rossointoccabile "teoricamente lo
saremmo, ma discutiamone pure e fino a quando non siamo d' accordo sull' essere
d' accordo io mi organizzo un...".
"Allora è tutto ok" concluse T.
"Scusa, Mickey" chiese Gambitt "Ma perchè il rossointoccabile
parla sempre in minuscolo?".
"E' solo uno dei suoi numerosi poteri mutanti, la cui piena estensione non
siamo ancora riusciti a scoprire. Onestamente non so a cosa gli serva, ma... è
inutile, non sarò mai come lui, non riuscirò mai a supervisionare il suo stesso
numero di storie perchè sono brutto, basso e...".
"Ok, ok" lo interruppe Gambitt.
"Bip" disse C.A.R.M..O.N. "Ma chi è questo Mr. Q che stiamo
andando ad incontrare? Nei miei database ci sono Mr. Fantastic, Mr. Doll, Mr.
Hyde, Mr. Fear, Mr. Immortal, Mr. Jip, Mr. Sinister, Mr. Nobody, Mr. Ma perchè
continuo a parlare visto che nessuno di voi conosce tutti questi
personaggi?".
"Mr. Q è l' uomo che sta rovinando la nostra vita" specificò Mr. T
"La stessa esistenza di MarvelIT è da lui messa in pericolo e noi dovremo
porvi rimedio".
"rimedio" disse rossointoccabile "certo rimedi si trovano sempre
ed io sono anche in linea con quello che pensi, ma sento di dover
dire...".
"La partenza è fissata per domani, siete tutti con me?".
Tutti annuirono. E la vita di MarvelIT non fu più la stessa (no, lo fu, solo
che bisogna mettere queste frasi ad effetto ogni tanto per catalizzare l'
attenzione dei lettori)!
Aeroporto personale di MarvelIT. 26 marzo 2002.
Eccoli, in prima linea: Mr. T, il leader in carrozzella, Mickey, il ragno
complessato, il Furla, l' uomo che non conosce la prima persona, Valerio,
licantropo nel tempo libero, Ermanno, noto nei bar più sperduti della periferia
come Wolverutto (e meno male che è noto solo lì, ricordo ancora il giorno in
cui venne a casa mia!), Paolo Extreme che quando gli è stato detto che si
andava negli Stati Uniti ha esclamato: "Aarghhh!" (a volte anche i
suoi personaggi hanno reazioni un po' inconsulte), Eriugena Scoto, uno dei più
filosofici e prolifici scrittori MarvelIT di cui non abbiamo ancora letto
nulla, Mr. Kayak, l' uomo che parla per immagini, Sergio Gambitt, il baro più
famoso del West (anche perché quando ha provato a diventarlo all' Est è stato
mazzolato ben bene di botte), Tobia Midnighter, C.A.R.M.O.N., rossointoccabile.
Assente giustificato Nicola, disperso nel mondo dello Squadrone Supremo
(abbiamo provato ad usare il nostro portale dimensionale, ma ci ha detto che si
rifiuterà di funzionare fino a quando Mr. T non completerà l' Uomo Variabile,
dunque mi sa che non potremo usarlo per molto tempo).
"Allora, Kayak, contento di essere stato liberato dalla tua prigionia
loghistica?" chiese Tobia.
"^___^".
"Tanto prima o poi torni al lavoro".
"T___T".
"Ehi, dov'è il Signore degli Inediti?" chiese T "Il mio laptop
contemplava la sua presenza".
"Pare stia facendo la serie di Rom per Marvel Limbo" specificò Mickey
"Ne avrà per molto, perché lui è troppo bravo, non come me, che non ho
nemmeno un originale inedito da riassumere. E' inutile, non riuscirò mai ad
essere...".
"Imbarchiamoci" tagliò di netto T.
"Il Furla è ansioso di partire" disse il Furla (ma dai!) "Mr. Q
ha potere e quel potere deve essere del Furla". Uhmmm, suona più
minaccioso detto dal buon vecchio Von Doom.
"ehi, tu scrittore di questa storia" disse in quel momento
rossointoccabile.
"Ehi, non ti è concesso sfondare il Quarto Muro a tuo piacimento!"
disse lo scrittore di questa storia.
"sfondare, teoricamente l' avrei fatto e per una buona ragione. per tutta
la storia, su cui non ho nulla da dire (anzi, forse qualcosa ce l' avrei), mi
hai chiamato solo rossointoccabile, dimenticando di specificare che il mio nome
completo è
reed4stranomagoscottdell'occhiopirataprimoargentodaisukemagopiccolotagliatore...".
Mentre pronunciava il trentacinquesimo dei suoi 987 altri alias l' aereo era
già partito.
New York. 28 marzo 2002.
Dopo un meritato giorno di riposo i Mits si fiondarono sulle strade della
Grande Mela, diretti alla loro perigliosa meta. La giornata era serena e
assolata (del resto questo racconto lo sto scrivendo io, non DeMatteis) e nulla
lasciava presagire i drammatici eventi successivi. I nostri eroi stavano
tranquillamente passeggiando per le vie di Manhattan quando una esplosione
attirò la loro attenzione: si diressero subito verso il luogo dove era avvenuta
la deflagrazione e davanti a loro si parò uno spettacolo incredibile (sennò
perché starei scrivendo questa storia demenziale?): un uomo in camice da
laboratorio ed accanto a lui una strana macchina dorata, una sorta di trivella,
che aveva perforato il terreno impattando evidentemente con un tubo del gas.
"Fuggite, dannati esseri umani!" urlò l' uomo "L' umanità è la
piaga di questa Terra ed io intendo porvi fine! Così giuro io, il Dr. Zero!".
"No, ti prego non mi dire" esclamò Mr. T "La nostra prima uscita
pubblica, la nostra prima battaglia e il nostro avversario è il personaggio più
idiota creato dal Signore degli Inediti. Ma di cosa era fatto quando ha pensato
a quell' essere?".
"Perché voi non fuggite?" chiese il Dr. Zero rivolgendosi ai Mits
"Non sapete quello che sto per fare? Sto per scatenare un terremoto di
ingenti proporzioni che raderà al suolo questa città".
"Gambitt, Valerio" ordinò Mr. T "Pensateci voi. Ho provato a
sondare la sua mente, ma come tutti i personaggi creati dal Signore degli
Inediti non ha un minimo di approfondimento psicologico".
Gambitt tentò con le sue carte esplosive di distruggere la trivella, che però
si dimostrò insolitamente resistente. Che fosse di adamantio (materiale così
raro che nell' universo MarvelIT chiunque può procurarselo)?
Valerio, invece, andò soggetto ad una incredibile trasformazione: la sua pelle
divenne color marrone, svariati peli crebbero lungo tutto il suo corpo, finché
alla fine, davanti agli occhi stupiti della gente, si parò un licantropo!
Tralasciamo, prego, il fatto che fosse giorno e teoricamente…
"Awooo!" ululò Valerio, lanciandosi sul Dr. Zero. Ma costui non
aspettava altro: i suoi occhi si illuminarono di una luce intensa ed abbagliante
ed il suo sguardo andò ad incrociarsi con quello di Valerio. Risultato? Il
nostro caro licantropo, come per magia, interruppe il suo attacco.
"Ah, adoro questi poteri ipnotici fornitimi da chissà chi!" esclamò
il Dr. Zero "Ed ora, mio bel lupetto" No, è un licantropo: sarà anche
ferrato in scienza, ma in zoologia è negato, mio caro Jacques Girardot!
"Attacca i tuoi compagni!".
":-O" esclamò Kayak.
"Grande pensata, capo, aizzare Valerio il licantropo contro lo scienziato
pazzo" fece notare Eriugena "Proprio".
"Ehi, sono certo che Grant Morrison apprezzerebbe lo sviluppo di questa
situazione!" ribatté Mr. T.
"E fammi indovinare" aggiunse Ermanno "Non riesci a penetrare
nella sua mente".
Valerio iniziò ad artigliare i suoi compagni di squadra, che solo per miracolo
riuscivano ad evitare le sue unghie affilate. Finché il Furla si stancò e
decise di darci un taglio: dalla sua confortevole armatura (dotata di cucina,
soggiorno, doppi servizi, ripostiglio, libreria, portamonete ripieno solo di un
centesimo di Euro, nonché di una comoda poltrona) fuoriuscì un gas, che stordì
Valerio e lo fece calmare:"Io risolvo ogni problema, perché sono il
Furla!" annunciò minaccioso il Furla (ma dai di nuovo!).
"Ok" disse Paolo Extreme "E' venuto il momento di far scendere
in campo Extreme Whiplash!". E nella sua mano apparve una frusta (chissà
per cosa la usa, di solito) che tentò invano di colpire il Dr. Zero,
insolitamente agile.
"Lascia fare a me" disse Ermanno sbottonandosi la camicia, sotto la
quale vi era un teschio (la frusta, il Punitore, andiamo bene andiamo!) e
centomila armi (mi sono sempre chiesto dove le tenesse riposte Frank Castle).
Centomila proiettili colpirono la trivella, che iniziò a mostrare cedimenti.
"Ehi, fermo!" urlò il Dr. Zero.
"fermo, sì teoricamente si potrebbe fare" indovinate chi aveva
parlato? "ma spiegami: se tu sei francese come mai sei qui negli stati
uniti? perché non ho nulla da dire sui tuoi piani criminali (anzi, forse
qualcosa ce l' avrei) ma devi spiegarmi come mai non ti abbiano rimpatriato e
chi ti fornisce i soldi per queste armi costosissime e poi…". Aveva preso
un aereo successivo, giusto in tempo per mostrare i suoi straordinari poteri.
Il Dr. Zero, piuttosto che continuare a sentire il discorso di
rossointoccabile, decise di consegnarsi immediatamente alle autorità. Ma i
problemi non erano ancora finiti: la trivella si rimise in azione, non
promettendo nulla di buono.
"Va bene" disse Ermanno "Non volevo arrivare a questo, ma vi
sono costretto". I Mits, intuendo ciò che stava per fare, cercarono subito
un riparo. Ermanno tirò fuori una patatina fritta ripiena di kecciup, la mangiò
e… in quel momento divenne Wolverutto! Il suo potere? Ma devo proprio dirvelo?
Leggete Starmagazine 1 e scopritelo, piuttosto. In ogni caso lo manifestò in
tutta la sua dirompente forza e la trivella andò in mille pezzi!
Una nuova minaccia all' umanità sventata, grazie all' intervento dei valorosi
Mits. Ma poi, direte voi, non era meglio se il Dr. Zero usava la sua trivella
sulla faglia di San Andreas a Los Angeles? Ah, certo, ma così non sarei mai
riuscito a farlo scontrare col mio gruppo preferito.
Più tardi.
Il luogo del destino era davanti a loro: 387 Park Avenue South. Ovvero la
sede della Marvel Comics americana. Qui risiedeva Mr. Q, l' uomo che stava
rovinando loro la vita.
Con passo fiero e baldanzoso i Mits entrarono nell' imponente edificio (anche
se è tutta apparenza, in realtà è molto più piccolo di quanto si immagini) dove
videro un uomo barbuto che stava facendo le valigie:"Basta" disse costui
"smetto di scrivere uno dei titoli più belli di sempre della Marvel per
andare a scrivere una orrida testata come Power Company per la DC!". Ed
era anche contento di quel che diceva.
Vi era molta agitazione per gli uffici: un invasato che dichiarava di essere il
Presidente della Marvel andava in giro cercando di svendere qualsiasi sua
sceneggiatura, un altro uomo con gli occhiali, quasi mio omonimo, si vantava di
essere il maggior esperto di continuity Marvel (anche se sulla Moonstone si
potrebbe discutere a lungo mio caro, ma se non altro ti sei ricordato della
Controterra, oops… scusate gli spoiler). Vi era anche uno scozzese che diceva
parolacce a tutto andare, vantandosi di essere fico ed indossando un bel
monocolo a complemento di tutto ciò. Una bella mandria di invasati, un po' come
i Mits dopotutto.
Costoro richiesero di vedere Mr. Q, ma una segretaria rise loro in faccia
(eretica!). Ma si dovette ricredere quando C.A.R.M.O.N. iniziò a declamare la
storia della Marvel Comics dagli albori ad oggi. Poi la fortuna venne in aiuto
dei nostri eroi: un tizio con la faccia molto simile a quella di Stan Laurel da
grasso passò loro davanti e, nel vedere Mr. T, si inginocchiò.
"Collega, ti porto i miei saluti" disse Mr. Q, alias Joe Quesada
"Ho seguito le tue gesta in questi mesi e non posso che approvare le
proposte che hai fatto per il tuo parco testate. Anche se…".
"Anche se cosa?" chiese T.
"Beh, tu hai Epic, ma io ho la linea Max".
"E io ho la sezione What If…?".
"Ed io le Startling Stories!".
"Ed io la linea Extreme!".
"Ed io quella Ultimate!". Ok, forse qui il confronto è un po' impari.
"Ed io ho i maggiori esperti di continuity Marvel di tutti i tempi".
"Ed io ho Fabian Nicieza". Ok, qui il confronto è decisamente a
favore dei Mits.
"Da me la Donna Ragno esce ancora e la scrive uno molto più bravo di
Byrne!".
"Io ho rivelato le origini di Wolverine!".
"Io no e ne vado fiero!".
"Ok, abbiamo presentato le nostre credenziali, ora dimmi perché sei
venuto".
"E' una questione attinente ad un problema che ci sta rovinando la vita,
Mr. Q. Ne possiamo parlare in privato?". Joe Quesada annuì e portò i Mits
nel suo ufficio personale.
"Dunque, di cosa volevate parlare?".
"Delle testate mutanti" rivelò Mr. T.
"E cosa vi hanno fatto di male?".
"Sono troppe! Ecco qual è il problema".
"Onestamente non capisco: ti ho dato Grant Morrison e Peter Milligan: cosa
puoi desiderare di più?".
"Ah, su questi posso anche essere d' accordo. Ma su tutto il resto? Noi
abbiamo solo sei testate, di cui una sospesa…".
"Veramente tra un po' ne escono altre due" fece notare Eriugena, che
venne fulminato con lo sguardo dal suo leader.
"Siamo qui anche a nome di tutti gli altri lettori italiani: da noi domina
una razza, denominata Paninicomics, che non si fa scrupolo nel fare selezione
del materiale, soprattutto nei titoli d' autore, con dolorosi tagli. Ti
chiediamo di cancellare qualche testata per permettere a noi lettori italiani
di leggere tutto il materiale mutante anche da noi".
"tanto farebbero selezione anche se vi fossero solo due racconti mutanti
al mese" fece notare rossointoccabile.
"Ma perché vi preoccupate?" disse Quesada "Avete il Signore
degli Inediti e Marvel Limbo, no? Ci penserà Lui!".
"Ma Lui gradirebbe anche riposarsi di tanto in tanto. Sta ancora male da
quando ha fatto i riassunti di Imperial Guard e Hellcat".
"Ehi, se Harras ha pubblicato cagate all' 80% è colpa mia?" urlò
improvvisamente Quesada.
"Su, calmati, siamo venuti qui da persone civili…" iniziò Mr. T.
"E mi avete stufato!" lo interruppe Quesada "Voi fan non capite
mai quando è ora di smetterla! Sto pubblicando tante testate mutanti per far
piacere al mio padrone".
"Jemas?" chiese Mickey preoccupato.
"No, un padrone molto più maligno. Molto più… infernale!". E in quel
momento una nebbia di color rosso iniziò a fuoriuscire dalla bocca di Quesada.
Una volta che tutto il fumo fu uscito, l' editor capo della Marvel si accasciò
al suolo per il grande sforzo. I Mits, nel frattempo, si misero in
atteggiamento da battaglia, consci che un altro grande pericolo stava per presentarsi.
E la nebbia iniziò lentamente a prendere consistenza, assumendo prima l'
aspetto di un serpente, poi forma umanoide. Una forma ben nota ai Mits: quella
di Mefisto!
"Orbene" annunciò il Principe delle Menzogne "Vedo che con le
buone non avete voluto capire, dunque ora passerò ai metodi cattivi. Perché è
dalle testate mutanti e dalla Marvel Comics che il mio regno di terrore si
espanderà! Preparatevi a subire la mia ira!".
":-O" esclamò Kayak.
"'azz" commentò rossointoccabile.
CONTINUA…
PROSSIMAMENTE
Lo scontro del secolo: the Mits contro Mefisto! Riusciranno a sconfiggerlo? E il Signore degli Inediti giungerà in tempo per partecipare alla battaglia? E soprattutto ci spiegherà il motivo per cui ha voluto scrivere questa storia?